Diversi sono i sintomi dei calcoli della cistifellea (colelitiasi). Vediamoli insieme e cerchiamo di capire anche quali siano le complicanze associate.
Se avete dolori addominali di intensità variabile nella parte superiore dell’addome con irradiazione a destra (ipocondrio destro) oppure nella regione dorso-lombare destra, magari accompagnati da nausea o vomito, probabilmente i dolori sono scatenati dall’assunzione di cibi contenenti uova, cioccolato, grassi e fritti.
Qualcuno di noi diventa giallo (itterico), vale a dire che aumenta la bilirubina (sostanza prodotta dal fegato) nel sangue poiché il sistema biliare risulta ostruito dai calcoli che si sono mossi, durante la colica, dalla cistifellea lungo il dotto coledoco che collega il fegato al duodeno ( intestino).
I calcoli più pericolosi in questo senso sono quelli più piccoli.
Anche la pancreatite ( infiammazione del pancreas) è una grave complicanza della presenza dei calcoli. Infatti, i calcoli usciti dalla cistifellea sotto colica, passando per il coledoco possono bloccare lo sbocco del dotto pancreatico (chiamato Wirsung).
In questo caso i potenti enzimi pancreatici, atti a digerire zuccheri, proteine e grassi, straripano al di fuori delle vie pancreatiche fino a causare la peritonite necrotico-emorragica; una patologia che mette in serio pericolo la vita del paziente.
Mi è capitato di operare persone anziane con grossi calcoli che avevano bucato la parete della cistifellea ed erano scivolati nell’intestino andando ad occluderlo in una parte più stretta come la valvola ileocecale, per la cui ragione le feci non transitavano più.
Si tratta di interventi di chirurgia addominale maggiore che possono mettere a rischio il paziente magari già indebolito per malattie associate (diabete, malattie cardiocircolatorie, ecc).
Fortunatamente, non sempre i calcoli si manifestano in modo così violento.
Molti di noi semplicemente digeriscono male, hanno la digestione rallentata, riferiscono senso di amaro in bocca ed irregolarità del transito intestinale.
Altri ancora, infine, non riscontrano alcun sintomo.